La Pasqua è passata e l’augurio “Fratelli e sorelle, buona Pasqua” con voce sofferente e piena di tenerezza, di papa Francesco pronunciato davanti alla folla di piazza San Pietro e arrivato a tutto il mondo con i mezzi di comunicazione, risuonava ancora nel cuore, quando, a notte fonda per il Brasile, veniva annunciata la notizia insperata, del passaggio di Papa Francesco da questa vita alla Dimora definitiva nella Casa del Padre.
È lunedí dell’Angelo. Che delicatezza da parte sua lasciar vivere la gioia Pasquale nella pace del Risorto!!!
I mezzi di comunicazione fanno giungere la notizia fino ai luoghi più isolati e distanti. All’improvviso è stato come sentirsi orfani. Un dolore che si è trasformato subito in gratitudine, scaturita dalla consapevolezza di aver vissuto questi anni con un Papa speciale, come lo è stato Papa Francesco.
Ciò che si è subito ascoltato e si escolta dalla gente, che lo ricorda con forte emozione, è stato l’essersi fatto il papa di tutti, capace di andare ai più soli e sofferenti, usando un linguaggio comprensibile a tutti, senza paura di mettere in luce gli errori, denunciando le violenze assurde delle guerre, mantenendo un cuore misericordioso con chi ha fatto o sta nell’errore. Un cuore pieno di tenerezza e comprensione verso i deboli, i condannati alla miséria di una società il cui valore è il lucro, la non curanza, il potere. Come non ricordare le sue lettere apostoliche così attente alla complessa realtà sociale, capaci di illuminare il cammino del Cristiano, ma più ancora rimarranno indimenticabili i suoi gesti, frutto della Parola di Dio, che da fedele gesuita, assaporava e degustava fino a trasformarsi in azioni capaci di toccare credenti e non credenti.
Come in ogni parte del mondo, anche qui in Brasile, moltissime sono state e sono le manifestazioni di cordoglio, di gratitudine, affetto e sufragio nelle diocesi, gruppi e movimenti religiosi e civili. Molte le poesie, i canti in omaggio a Papa Francesco, ispirati al suo modo di essere, composte sia da cattolici, protestanti, non credenti, ma che cantano la sua apertura al mondo. Gesti e parole, segni di un bene superiore fino ad elevarsi a Gesù e a Maria ai quali ha dato tutto se stesso servendo come fratello tra i fratelli, portandoci tutti ad appassionarci per coltivare l’armonia e la bellezza della Madre Terra, Casa di Tutti. Grazie Papa Francesco, intercedi per tutta l’umanità assetata di Pace.
Sr.M. Rosalia Saccardo
