Desidero ricordare Papa Francesco attraverso una immagine che lui ha sempre sottolineato e un suo gesto/segno tra i tanti che hanno caratterizzato la sua vita di uomo e di Pastore della Chiesa. L’unione tra il pastore e il popolo e il segno/gesto della benedizione.
La sera del 13 marzo 2013, dopo la sua elezione, quando si affacciò dalla Loggia delle benedizioni, nel suo primo discorso disse: “E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. … E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima – prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, che chiede la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”. E poi la benedizione a tutto il popolo.
Il giorno di Pasqua, 20 aprile 2025 ha voluto benedire tutto il popolo dalla Loggia e poi andare tra la gente, unito a tutto il popolo di Dio.
Ecco, benedire e continuare a benedire tutti fino alla fine. Dire bene, guardare al bene possibile e a quello che sembra impossibile ma che Dio sa e può far crescere. La benedizione per camminare uniti, da fratelli e sorelle.
Grazie Papa Francesco per averci ricordato sempre queste due realtà essenziali: volere e costruire unità come popolo. come corpo e benedire, sempre.
Sr. Maria Loretta Sella
